Brescia – Palazzo Martinengo Palatini

Oggetto: Restauro conservativo dei prospetti esterni e delle terrazze interne del Palazzo
Organo di tutela: Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio provincie Bergamo e Brescia
Committenza: Università degli Studi di Brescia
Importo netto dei lavori: € 429.813,90
Inizio e ultimazione lavori: marzo – ottobre 2017
Progetto: Archisquare – arch. Goffi

La storia dell’edificio trova radici profonde nella storia della città e, da innumerevoli generazioni, svolge il ruolo di quinta della Piazza del Mercato. La famiglia Martinengo è proprietaria dell’area già dalla metà del ‘400. Il palazzo si preserverà quasi totalmente sino agli anni 30 del ‘900 quando divenne proprietà della cassa Nazionale Infortuni che vi stabilirà i suoi uffici, modificando radicalmente la porzione di palazzo verso via Fratelli Porcellaga. Colpito dai bombardamenti della seconda guerra Mondiale, il palazzo verrà in parte ricostruito e consolidato dalla cassa Nazionale Infortuni negli anni immediatamente successivi, fino al 1985, quanod diventa di proprietà dell’Università degli Studi di Brescia.
La facciata è caratterizzata dal gioco degli elementi in marmo botticino, forse il materiale più riconoscibile dell’Architettura di tutta la città di Brescia, con il colore dorato dell’intonaco. Gli elementi decorativi come le statue sommitali, le cornici e il grande portale marmoreo partecipano ad una immagine maestosa e imponente.
Le attività di restauro hanno riguardato tutti i materiali della facciata.
Le parti in marmo sono state trattate con interventi di pulitura e rimozione di concrezioni (croste nere), ma anche di stuccatura e ricostruzione di mancanze e danneggiamenti.
Erano però le parti intonacate a trovarsi nella situazione peggiore dal punto di vista dello stato di conservazione, complici anche, al piano strada, atti vandalici come scritte di writers e danni dovuti all’umidità di risalita, il cui effetto è stato peggiorato dalla presenza di materiali cementizi applicati durante interventi effettuati in precedenza.
La pulitura ed il consolidamento sono stati pertanto portati avanti assieme ad un lavoro puntiforme di analisi delle superfici esistenti, per arrivare alla realizzazione di una nuova superficie caratterizzata da materiali compatibili con quelli della fabbrica.
Il restauro delle statue e degli elementi metallici, così come dei portoni il legno, ha seguito la stessa filosofia, per arrivare ad un risultato che consegnasse alla città un palazzo di nuovo imponente e completo.
Due particolarità progettuali: la grande attenzione al post-cantiere, attraverso un piano di manutenzione e uso dettagliato e fortemente voluto dalla committenza… e l’altrettanto fortissima progettualità sul tema dei ponteggi: la complessità dell’intervento e l’estensione della superficie hanno richiesta un ponteggio, in parte chiuso da teli protettivi frontali, con numerosi punti di ancoraggio, trattati in fase di smontaggio uno per uno con particolare attenzione.