Forlì – Città Studi, Ex collegio Aeronautico – Restauro intonaci e statue

Oggetto: Miglioramento sismico dell’ex collegio aeronautico, realizzazione museo del volo e consolidamento intonaci esterni
– Intervento 1: Consolidamento intonaci esterni, Lavori di ripristino intonaci facciata prospetto
– Intervento 2: Restauro della statua raffigurante Icaro e dei due fregi del cortile interno raffigurante due aquile
Organo di tutela: Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Ravenna, Forlì Cesena e Rimini
Committenza: Comune di Forlì
Importo netto dei lavori: € 706.680,77
Inizio e ultimazione lavori: 2022-2024
Progetto: arch. Ermes Paganelli
DL: ing. Antonio Spada – Comune di Forlì

Il contesto storico ed urbanistico delle opere oggetto dei lavori di restauro è molto importante: ci troviamo nel Piazzale della Vittoria a Forlì, nell’edificio ex Collegio Aeronautico della G.I.L. (Gioventù italiana del Littorio), costruito nel 1938 su progetto dell’Architetto Cesare Valle. Quello che oggi è il Palazzo degli Studi fu di fatto il primo “college” in Italia per aspiranti aviatori, in grado di accogliere fino a 440 allievi, di cui 380 residenti presso il complesso stesso.
Sulla piazza svetta la grande ed iconica statua di Icaro in marmo di Carrara, mentre verso il cortile interno trovano posto due fregi di aquile in litocemento.
Si tratta di un progetto di restauro in un contesto urbano e quindi con tematiche specifiche: graffiti, atti di vandalismo, degrado da particolato inquinante, gestione del cantiere con interferenze legate all’uso degli ambienti in corso d’opera.
L’intervento di restauro, effettuato con le attività scolastiche in pieno svolgimento, si può suddividere in tre categorie: il restauro delle facciate, per la maggior parte intonacate ma comprendenti anche elementi lapidei quali cornici, balaustre e rivestimenti; il restauro dei fregi in litocemento; il restauro dell’Icaro in marmo di Carrara.
Particolarmente complesso è stato il lavoro preliminare di pulitura: oltre al biocida, sono stati utilizzati tensioattivi e pulitori specifici, in maniera puntuale, per la rimozione dei graffiti nelle zone basse.
L’analisi degli intonaci presenti ha restituito un complesso insieme di strati, esito dei diversi lavori effettuati nel tempo: prima dell’intervento vi erano diffuse situazioni di distacco di intonaco, a causa delle quali per molto tempo alcune aree perimetrali dell’edificio sono rimaste transennate.
L’intervento pertanto si è focalizzato prima di tutto sulla battitura, mappatura e successiva demolizione selettiva di questi intonaci, per andare poi a riproporre impasti idonei per composizione, morfologia e caratteristiche meccaniche e di lavorabilità, necessarie a gestire i grandi spessori e la lavorazione a riquadri presenti
Per la definizione del tono cromatico di pareti e cornicioni, l’intervento è stato preceduto da un’approfondita fase diagnostica con analisi anche dei documenti di archivio, ed una campagna di campionature per la validazione del piano colore da parte della Soprintendenza.
Si è pertanto proceduto nelle operazioni di restauro lavorando per strati, tra i quali necessaria è stata la rasatura preliminare che potesse uniformare le superfici. Cornici e le banchine, soggette a scagliature ed esfoliazioni, sono state restaurate con prodotti a base calce, mentre alcuni incollaggi di parti distaccate sono stati effettuate con l’utilizzo di resine.
Il lavoro di restauro delle aquile in litocemento è stato particolarmente complesso a causa delle molteplici fratture presenti e dell’elevato grado di degrado delle superfici, che ha favorito anche la disgregazione della superficie stessa.
Per quanto riguarda la statua in marmo di Carrara, il deposito del particellato atmosferico subìto negli anni ha indebolito la superficie e facilitato l’attacco biologico. Il restauro ha consentito di eliminare i depositi di superficie, non solo per ritrovare il candore del marmo, ma anche per interrompere il fenomeno di degrado in corso.